venerdì 19 febbraio 2010

VIVERE NEL MONDO SENZA ESSERE DEL MONDO. Pensieri, Riflessioni e Realizzazioni del Mattino (18 Agosto 2007) di Marco Ferrini (Matsyavatara Dasa).


Come ci sono pratiche purificatorie per il corpo ci sono pratiche purificatorie per la mente. Purificando continuamente la struttura psichica si ottiene un beneficio per certo di grande valore ed e' la conseguenza della purificazione della psiche che ci porta a vivere in sintonia con energie più pure e positive dell'Universo, più luminose; mentre al suo contrario la contaminazione psichica, l'intrattenere pensieri ed emozioni patologiche come l'invidia, la gelosia, l'attaccamento, ci porta a vivere sincronizzati con energie paralizzanti dell'Universo. Quando ci purifichiamo con pratiche spirituali costanti, alzandoci presto al mattino, sappiamo che riceviamo visione e sicurezza. Sviluppare una visione lungimirante, capacita', comprensione delle dinamiche sottili che operano dentro e fuori di noi, maturare chiarezza e distacco emotivo, tutto ciò permette di non cadere in errori. Se al mattino ci svegliamo con il desiderio di essere leali, generosi, rispettosi, affettuosi, se intratteniamo questo sentimento tutto il giorno, alla fine della giornata avremo un conto positivo e anche se osserveremo errori fatti potremo recuperarli il giorno successivo. Porci in un ambiente psichico negativo ci espone, al contrario, a forze buie, pesanti. Quando valorizziamo l'altro, sospendiamo giudizi negativi su comportamenti sbagliati, giudichiamo da un punto di vista più alto e capiamo che e' nelle potenzialità dell'essere umano riscattarsi da difetti e piccolezze, che dire di persone che sono già gemme luminose per la loro gentilezza e bontà, siamo in una posizione che facilita la crescita personale. Le pratiche spirituali di ogni tradizione ci predispongono al bene, sono forze reali. Quando l'essere diventa cosciente di sé e utilizza questa immagine temporanea (essere donna, uomo, madre, nonna, figlio, imprenditore, docente, artista, padre) per operare nel mondo in modo strumentale alla realizzazione spirituale, troverà un appagamento profondo e sempre più stabile. Non soffermatevi troppo nella cura estetica di voi stessi! L'essenziale e' che siate puliti. Krishna dirà ad Arjuna: Contemplando l'oggetto dei sensi ci si identifica con esso. Il mondo e' bello e buono se lo sappiamo accogliere. Impariamo a rivolgerci agli altri sempre con parole dolci che allietano il cuore, augurando il bene a tutti, quel che e' dato e' reso. Assaporate le emozioni positive e sattviche, archiviatele con cura e tiratele fuori al momento giusto. L'arte di vivere e' ottimizzare la forma umana diretti verso l'esperienza dell'amore puro (senza danni collaterali). Quando si eleva la coscienza le parole non vengono più percepite solo con la mente e si può accedere ad una dimensione alta che ci permette di prendere le distanze dal mondo traendo contestualmente massima soddisfazione da esso, ricordando la sua transitorietà e origine divina. Fare tutto ma dedicarlo alla Realizzazione Spirituale.

2 commenti:

  1. Generalmente molto di noi vivono la dimensione della mente e del'ego come dominanti nel campo coscienziale, anche durante lo svolgersi delle pratiche spirituali, e' penosa l'osservazione dei nostri limiti,attraverso guru, shastra e sadhu possiamo uscire dalla nostra piccola visione, anche se ogni forma di sofferenza sotto certi aspetti puo' essere una fonte di maggiore consapevolezza. Crescere da "felici" credo sia per pochi...qui

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  2. Vivere in questo mondo di per sé implica essere soggetti alle leggi che lo governano, di fatto, cercare una via di fuga o pseudo scappatoie non fa altro che spostare ciò che deve avvenire in tempi e circostanze diverse, e a volte con conseguenze ancor più pesanti.
    Tanti sono i testi e i maestri che ci orientano e stimolano a seguire un percorso spirituale "purificando" il nostro corpo e la nostra psiche al quanto più possibile; questo ritengo sia la chiave per poter evolvere nel mondo. “Agire senza agire” come diceva Krsna nella Gita e Patanjali nel suo ultimo Pada… significa proprio questo, “Essere nel mondo senza essere del mondo, poiché come ho detto prima, essendo inevitabile l’ azione stessa farlo nella modalità del Amore ci porta automaticamente a vivere in una realtà che può al momento apparire "oltre" ma che in sostanza è sempre esistita.
    Se nel momento stesso che viviamo, che sia chiudendo gli occhi per guardarci dentro o aprendoli per vedere il mondo, sentiamo la gioia infinita di “Essere” stiamo dando a noi stessi e a gli altri un opportunità, ed è per questo che ringrazio eternamente ogni essere che me l’ ha data e nonostante la mia ignoranza ancora non mi permette di scegliere con lungimiranza ringrazio chi con il suo esempio ci dona quel di fresco e nuovo che sa d'antico quanto l’eternità. L’Amore

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