lunedì 23 maggio 2011

LA NECESSITA' DI UNA GUIDA PER RITROVARE L'ARDORE DI VIVERE (SECONDA PARTE) di Andrea Boni.

Nella cultura indovedica il maestro spirituale ha proprio questo ruolo, ovvero quello di riattivare le facoltà superiori della coscienza, di riaccendere l'ardore di vivere, trasmettendo valori sani ed elevati e la visione di un cammino che prosegua oltre le illusioni di una concezione materialistica dell'esistenza. In questo senso la funzione del guru è essenziale: 

Tad vijnanartham sa gurum evabhigacchet
Samit-panih srotriyam brahma-nistham

“Chi sinceramente ricerca la Verità [al fine di evolvere] dovrebbe avvicinare un maestro spirituale autentico e servirlo con devozione. È maestro colui che è fondato nella Realtà, che ha padronanza delle scritture sacre e proviene da una guru parampara [autentica].” (Mundaka Upanishad 1.2.12).
Il maestro spirituale è colui che è capace di destare l'essere dall'illusione che produce sofferenza, perché l'essere nella sua espressione più autentica, quella ontologica, necessita di valori assoluti, che quando vengono meno fanno sorgere i mali di cui si sta facendo portatrice la società di oggi: 

venerdì 6 maggio 2011

LA NECESSITA' DI UNA GUIDA PER RITROVARE L'ARDORE DI VIVERE (PRIMA PARTE) di Andrea Boni.


Alla fine di ogni anno il CENSIS pubblica una relazione che evidenzia lo stato di avanzamento della società. È l'occasione per analizzare non solo dati statistici, ma soprattutto per fare una riflessione circa l'orientamento dello stile di vita della massa, che include tendenze, modalità e prospettive. Nel corso della presentazione del lavoro annuale, ho avuto modo di apprezzare l'intervento di Giuseppe De Rita(1), Presidente del CENSIS. Egli evidenzia come la società abbia sostanzialmente resistito ai mesi più drammatici della crisi seppure con una «evidente fatica del vivere e con  dolorose emarginazioni occupazionali» e come, al di là dei fenomeni congiunturali economici e politico-istituzionali dell’anno, occorra una verifica di come si è trasformata la società italiana nelle sue fibre più intime. Infatti sorge il dubbio che, anche se ripartisse la marcia dello sviluppo, la nostra società non avrebbe lo spessore e il vigore adeguati alle sfide che occorre affrontare, poiché sono purtroppo carenti i valori di fondo che garantiscono la solidità necessaria per affrontare le sfide più difficili in tutti i contesti (politico, economico, sanitario, familiare, ecc.).