domenica 16 agosto 2009

SULLA SUBLIMAZIONE.
di Marco Ferrini.

La sublimazione è l'arte di trasferire gli impulsi su di un piano superiore, quindi potrebbe essere definita come 'arte della trasformazione dei contenuti psichici. E' fondamentale applicare la propria forza di volontà su piani ideali superiori perché se tale forza s'inclina verso il basso, l'esito sarà il mancato conseguimento dei propri progetti di crescita culturale, psicologica e spirituale, quindi l'insoddisfazione e il concreto rischio di incorrere in numerosi incidenti di percorso. Il processo della sublimazione avviene al più alto livello attraverso la preghiera e la meditazione, ma può essere favorito anche dall'esperienza estetica. Si pensi alla musica o ad una danza, che si esprime attraverso il corpo, la mimica, il ritmo: possono sembrare semplici esercizi estetici, ma attraverso di essi un'energia di natura negativa, talvolta persino distruttiva, derivante da rancori, violenza, inimicizie e simili, può rigenerarsi in energia ecologica e positiva, quel che si fa viene compiuto come atto di offerta al Divino. L'arte di far affluire le energie psichiche a livelli superiori è di grande valore e beneficio. Attraverso quest'arte i gradi di egoismo individuale possono gradualmente essere superati passando a stadi evolutivi sempre migliori: l'interesse può allargarsi dal piano personale a quello familiare, da quello di gruppo ad uno sempre più esteso all'intera compagine sociale, fino a considerare come primario il bene di tutte le creature di qualsiasi specie. L'espansione della benevolenza verso tutti gli esseri viventi porta ad una fratellanza cosmica e alla riscoperta di Dio come origine, seme e sostegno dell'universo in tutte le sue forme e manifestazioni di vita.Ogni esperienza dovrebbe essere considerata come una preziosa opportunità per migliorarsi, senza far distinzione tra amici o nemici, poiché in ogni creatura si dovrebbe vedere un frammento di Dio, sapendo guardare con occhio equanime alla zolla di terra e alla pepita d'oro (si veda Bhagavad-gitaVI.8). La tradizione psicologica della Bhakti offre strumenti teorici e pratici per acquisire questa capacità ed attitudine alla vita, raggiungendo quell'alto livello di consapevolezza che consente di affrontare in maniera costruttiva-evolutiva qualsiasi evento, anche i più dolorosi, senza esserne emotivamente travolti. Gestire la propria emotività è ben più difficile che gestire i propri pensieri. Al contrario di questi ultimi, infatti, le emozioni sono impulsi psichici prodotti dall'interazione di stimoli esterni ed interni che non passano attraverso un processo di razionalizzazione, e dunque non vengono mediati né sufficientemente arginati dall'intelletto (buddhi); come un fiume in piena, tracimano dal piano inconscio verso l'esterno. Spesso la propria comprensione dell'importanza della sublimazione si blocca ad un piano meramente razionale-teorico, senza un esercizio significativo dedicato alla sua realizzazione, ed accade che dall'inconscio fluiscano emozioni che risultano inarrestabili e che operano in senso contrario alla direzione in cui la persona vorrebbe andare. Per superare tali discrasie interne e realizzare sostanziali miglioramenti nella personalità si dovrebbe operare a livello della psiche profonda attraverso gli strumenti della visualizzazione meditativa e dell'immaginazione attiva e superare il piano meramente -intellettuale la consapevolezza del sé ed ascendendo ad una consapevolezza e ad una visione spirituali.

2 commenti:

  1. GRZIE, mi da conferma di situazioni che vivo in molti momenti della giornata e a volte anche nel sogno.
    Mi capita, specialmente da quando riesco a osservarmi meglio, propio di venire colpito da forti energie emotive provenienti dall'esterno che vanno a stimolare una forte necessità di rispondere nella stessa maniera o meglio con emozioni simili.
    Quando sono emozioni di rabbia, insicurezza, insoddisfazione, ecc...emozioni che ti spingono ai più bassi istinti di sopravvivenza è impressionante come può essere difficile sublimare queste emozioni e vederle come delle nuvole che nascondono la vera realtà della situazione.
    Questi insegnamenti millenari ricevuti da personalià che li trasmettono tramite il loro vivere, come Marco Ferrini, mi hanno dato oggi la capacità di potere vedere queste situazioni e queste persone come se io fossi al loro posto e come penserei di dovere agire per potermi aiutare a migliorarmi.
    Oggi cerco, sottolineo cerco, di vedere le persone di fronte immerse nei loro condizionamenti, come io sono immerso nei miei e di prendere questi momenti di forti impulsi come scopo della mia meditazione e visualizzazione cercando di dare forza alla BUDDHI perché rimanga sempre o il più possibile vigile su quello che potrebbe uscire dalla mia bocca.:).
    In questo processo che si svolge in pochi secondi a volte e in diversi giorni altre, mi sto rendendo conto che le più difficili sono l'emozioni che sono legate ad un piano più virtuoso....perché, come ci insegna Krshna nella Bhagavad-gita: " il saggio non è influenza ne dal dolore ma neanche dalla gioia, legati a questa realtà", dico questo cercando di vedere in queste emozioni di gioia delle false speranze di soddisfazione e delle azioni e parole che poi ci portano a pentirci di non essere stati più lucidi e razionali nella nostra visione.
    Quello che mi fa pensare allora è più facile cadere in queste false emozioni di gioia perché legate a benefici più terreni o sono equivalenti a quelle di infelicità?
    TS fabrizio spinaci.

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  2. grazie per la chiara spiegazione, se nn ha nulla in contrario userei una frase di questo suo trattato da inserire in un invito per una mostra di quadri.... la sublimazione funziona grazie a Dio!
    ecco come la inserirei

    “Il processo della sublimazione
    avviene al più alto livello
    attraverso la preghiera
    ma può essere favorito
    anche dall'esperienza estetica.”

    Marco Ferrini

    da albertopepp@gmail.com

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