Il miglior modo per conoscere sé stessi consiste nel frequentare maestri che abbiano già raggiunto un certo livello di illuminazione e possano quindi aiutarci a sviluppare una visione analoga. In seguito, anche autonomamente, seguendo gli insegnamenti e l'esempio di guide esperte, si possono fare pratiche di concentrazione e meditazione con successo. Tali pratiche consentono di entrare in contatto con aspetti sempre più profondi della nostra psiche e di giungere, con il perfezionamento della pratica e in circostanze gradualmente sempre più favorevoli, alla riscoperta della nostra identità di natura spirituale. La meditazione (dhyana) è strumento idoneo per liberare il pensiero ordinario dai suoi condizionamenti e serve dunque a conoscerci sempre più profondamente. Se praticata con serietà e costanza, essa produce un effetto di lucido e luminoso discernimento, permettendo graduali livelli di realizzazione. L’esercizio della meditazione ci mantiene in una continua attenzione che affina la capacità di auto-osservarci e meglio conoscerci sotto molteplici aspetti. Una semplice e pratica esperienza introduttiva alla concentrazione potrebbe essere la seguente: alla sera, prima di coricarvi, col distacco dello spettatore, fate un riassunto mentale della vostra giornata, vi sarà prezioso per valutare la qualità del vostro agire e apportare opportune modifiche al vostro comportamento.
La visualizzazione di come 'vediamo e sentiamo' ogni singola persona con cui abbiamo avuto a che fare ci fa capire quanto siamo equanimi nei confronti degli altri. Se hai un armadio in disordine, il miglior modo per conoscerne il contenuto è aprirlo e metterlo in ordine. Idem con sé stessi. Attraverso la meditazione possiamo mettere ordine dentro noi stessi, capire le nostre aspirazioni più autentiche e agire per soddisfarle. Solo allora, tendenze, gusti, attrazioni e repulsioni potranno essere trasformati secondo insegnamenti e modelli di comportamento di valore universale. Attraverso un percorso di conoscenza profonda di noi stessi e di compassione verso ogni creatura, possiamo elevare la qualità delle motivazioni e delle finalità di ogni nostro desiderio, pensiero, parola ed azione, per il vero bene nostro e altrui, e avvicinarci a noi stessi e a Dio.
Da una lezione di Marco Ferrini. Per chi volesse approfondire la scienza della meditazione, si consiglia l'ascolto della raccolta di lezioni audio 'Il Giardino del Santo Nome' di Marco Ferrini.
La visualizzazione di come 'vediamo e sentiamo' ogni singola persona con cui abbiamo avuto a che fare ci fa capire quanto siamo equanimi nei confronti degli altri. Se hai un armadio in disordine, il miglior modo per conoscerne il contenuto è aprirlo e metterlo in ordine. Idem con sé stessi. Attraverso la meditazione possiamo mettere ordine dentro noi stessi, capire le nostre aspirazioni più autentiche e agire per soddisfarle. Solo allora, tendenze, gusti, attrazioni e repulsioni potranno essere trasformati secondo insegnamenti e modelli di comportamento di valore universale. Attraverso un percorso di conoscenza profonda di noi stessi e di compassione verso ogni creatura, possiamo elevare la qualità delle motivazioni e delle finalità di ogni nostro desiderio, pensiero, parola ed azione, per il vero bene nostro e altrui, e avvicinarci a noi stessi e a Dio.
Da una lezione di Marco Ferrini. Per chi volesse approfondire la scienza della meditazione, si consiglia l'ascolto della raccolta di lezioni audio 'Il Giardino del Santo Nome' di Marco Ferrini.
Imparare a guardarsi dentro... che Imparare a guardarsi dentro... che insegnamento importante! Non siamo quasi più abituati a cercare dentro quel che veramente ci serve. Lo cerchiamo fuori e ci perdiamo. Mi viene in mente un seminario che ho ascoltato di Marco Ferrini, “Pensieri Emozioni Realizzazioni”, che spiega come fare per portare avanti questa opera di introspezione, così importante per il nostro benessere,
RispondiEliminaMolto interessante l'esercizio consigliato, quello in cui alla sera, prima di coricarsi, si fa un riassunto della giornata. Serve anche a ricordare meglio i sogni al momento del risveglio.
RispondiEliminaTulasi das
A me capita di farlo solo quando non riesco a dormire. Di ripensare alla giornata passata e a quella che sta per iniziare. I sogni però purtroppo non me li ricordo quasi mai :(
RispondiEliminaCiao!stavo navigando tra i vari blogger,cercando qualcuno che si occupasse di psicologia ma nel senso di"scienza dell'anima"...ho trovato il tuo.
RispondiEliminaMolto interessante la tua impostazione...
posso invitarti nel mio blog?
http.psicosinthesis.blogspot.com